“Non distogliere lo sguardo dal povero” (Tb 4,7). La frase tratta dal Libro di Tobia su cui Papa Francesco ha costruito il messaggio per la settima giornata mondiale dei poveri è un richiamo profondo: non si tratta solo di vedere ma di osservare.Sì, perché, se il verbo vedere si arresta alla superficie visibile delle situazioni e delle cose, osservare invece, trae dalla sua etimologia latina l’idea di andare verso (ob) e quella di salvare, custodire, prendersi cura dell’altro (servare).Salute, sguardo, salvezza, servizio: osservare è un verbo che illumina, è un verbo che ci spinge a scavare più a fondo, andando oltre a ciò che è visibile. È un verbo che non vuole fretta ma cura, pazienza e attenzione, per comprendere che dietro ad ogni persona povera c’è una storia.Dietro e dentro ad ogni persona povera ci sono cuori, obiettivi e sogni che si sono spezzati. Dietro e dentro la povertà non ci sono solo questioni economiche, ma anche e soprattutto problemi strutturali come discriminazione, mancanza di accesso all’istruzione, alla salute e all’occupazione.Per “non distogliere lo sguardo da ogni povero” dobbiamo rompere quel muro che ci ferma e che ci fa inciampare negli stereotipi e nei pregiudizi verso le persone più fragili. Quel muro che ci fa rifugiare in semplici atti di carità per sentirci a posto con la nostra coscienza. Quel muro che ci fa dire “tanto è un problema più grande di noi”.Invece, come spiega il Santo Padre pur chiamati a fare pressione per un impegno dall’alto, da parte delle istituzioni, dobbiamo riconoscere che “ognuno è nostro prossimo” e che dobbiamo “incontrare ogni povero e ogni tipo di povertà, scuotendo da noi l’indifferenza e l’ovvietà”.La lotta contro la povertà richiede una comunità che abbia occhi profondi ed empatici, capace di osservare per agire. Una comunità capace di lavorare insieme per affrontare le radici strutturali della povertà e creare opportunità economiche e sociali per tutti. E questa comunità per custodire e prendersi cura inizia sempre da un’altra bellissima parola: “noi”.