(OMNIROMA) Roma, 10 MAG – “Proviamo una profonda indignazione di fronte alla morte delle tre ragazze, avvenuta questa notte a Centocelle. Un fatto come questo non può accadere nel cuore di una capitale europea, non è accettabile morire in questo modo, abbandonati al proprio destino”. È quanto dichiara in una nota Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia.
“Questo tragico fatto di cronaca – aggiunge Borzì – è il segnale di una dilagante indifferenza e di un forte disagio sociale che colpisce a Roma soprattutto i più fragili e quanti vivono ai margini. Le Acli, come tante altre organizzazioni sociali della città, quotidianamente fanno la propria parte, ma la buona volontà e l’impegno delle singole realtà non è sufficiente. È evidente la necessità non più rinviabile di un raccordo solido ed efficace fra le istituzioni e la società civile per ricostruire il tessuto sociale della comunità”.