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L’angolo della psicologa: il potere terapeutico della scrittura

 Come la scrittura personale aiuta la nostra mente e il nostro corpo.

In questi giorni la maggior parte di noi affronta uno stravolgimento nella routine quotidiana. Il distanziamento sociale a cui siamo obbligati, non ci rende possibile una “normale” condivisione sociale, fatta di lavoro, scuola, compleanni, aperitivi, cene e tanto altro. Si attivano così preoccupazioni generate dalla perdita del nostro tempo, spazi e affetti, a cui si aggiunge un forte sentimento d’instabilità, frutto di un domani non più così prevedibile e della paura di un possibile contagio sempre dietro l’angolo.

Questo tempo così difficile da riempire e questo bombardamento incessante di notizie da tv e social, riguardanti l’emergenza che stiamo vivendo, può lasciare libero campo a pensieri negativi, rimodellando così una quotidianità in cui a prevalere sono soprattutto sentimenti di paura, ansia, rabbia e tristezza.

Caro me ti scrivo

Siamo chiamati a cercare un nuovo equilibrio. Dobbiamo imparare ad abitare queste emozioni, senza cercare a tutti i costi di evitarle o scacciarle. In quest’ottica la scrittura personale può davvero aiutarci. Che sia mediata da carta e penna o da uno schermo del pc, questa ha in dote uno straordinario potere liberatorio e allo stesso tempo chiarificatore del nostro io. Sia chiaro, tenere un diario non ci permetterà magicamente di oltrepassare questa tempesta ma sicuramente ci aiuterà a vivere con maggiore consapevolezza e sicurezza questa nuova quotidianità. Qui ed ora.

In primis, attraverso la scrittura traduciamo in parole, pensieri, emozioni, e ricordi, che collochiamo all’interno di una struttura narrativa che permette un confronto più sincero e consapevole con noi stessi, per arrivare in fine a migliorare il nostro modo di porci con noi e il mondo esterno. Scrivere cura la mente e il corpo. Molti studi scientifici hanno dimostrato che la narrazione personale ha dei comprovati effetti benefici. Dal punto di vista medico riduce la pressione arteriosa ed è un vero e proprio toccasana contro ansia e fobie.

Sul lato psicologico, aiuta a liberarci da pensieri oppressivi, ad elaborare gli eventi negativi, e a ridurre la quota di stress, somatizzazione e auto svalutazione. Il processo narrativo infatti, ci permette di planare su noi stessi con uno sguardo più leggero e meno coinvolto. Nello scrivere la nostra storia, ridefiniamo semanticamente il nostro vissuto, conferendo un senso a tutto ciò che ci accade o ci è accaduto. E come diceva Nietzsche dare un perché alle cose è già un grande aiuto a sopportarne il come.

E allora scriviamo, scriviamo e scriviamo…nel momento della giornata che più preferiamo. Diamo corpo alla nostra storia, diamo voce ai personaggi che abitano nel nostro cuore. E non cancelliamo niente, ogni parola è un tesoro da custodire gelosamente per il domani. Perché passata questa tempesta il mare non sarà più lo stesso ma noi torneremo a sorridere, abbracciarci e stringerci la mano. E sarebbe bello compiere questi gesti con uno sguardo più consapevole di noi stessi e del mondo che ci circonda. Grazie alla nostra storia.

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