Oltre 100 anziani hanno trascorso un’estate speciale, partecipando alle attività proposte dalle Acli di Roma e dall’Unione Sportiva Acli Roma all’interno del “Punto Verde”voluto dal Municipio Roma I Centro presso la piscina Arvalia in via dei Rinuccini 75 (zona Corviale).
Oggi i nonni e le nonne hanno incontrato SABRINA ALFONSI, presidente del I Municipio, EMILIANO MONTEVERDE, assessore alle politiche sociali del I Municipio, LIDIA BORZÌ presidente delle Acli di Roma, LUCA SERANGELI, presidente dell’Unione Sportiva Acli Roma e CLAUDIO BUTERA, vice presidente US Acli Roma e responsabile della piscina Arvalia. Ai rappresentati del Municipio, gli anziani hanno letto una lettera per ringraziarli della bella esperienza vissuta.
Per tutto il mese di agosto chi non è più giovane ha potuto trascorrere presso il Punto Verde intere giornate in piscina, dove sono state organizzate per loro diverse attività, dal risveglio muscolare ai corsi di nuoto e acqua gym, dai tornei di burraco e tresette alle partite a bocce, racchettoni e mamanet
“Le Acli di Roma e l’US Acli Roma – dichiarano congiuntamente Lidia Borzì e Luca Serangeli, rispettivamente presidenti delle Acli Roma e dell’Us Acli Roma – sono attive da anni nel sostegno della popolazione anziana con interventi che mirano ad incentivarne l’autostima, la socializzazione, l’informazione e la prevenzione e che si concretizzano anche grazie all’operato della Federazione Anziani e Pensionati di Roma. Questo progetto si inserisce a pieno titolo nell’intento di favorire l’invecchiamento attivo e il benessere degli anziani, per evitare che si sentano soggetti privi di ruolo sia nel contesto famigliare che nella società, e anche per dimostrare che non si è mai troppo avanti con l’età per praticare sport e attività fisica”.
“Questa iniziativa, – aggiungono Borzì e Serangeli – sostenuta dal I Municipio, in un certo senso avvicina gli anziani alle periferie, perché i nonni e le nonne che hanno aderito al nostro progetto non sono del Corviale. È un modo semplice per abbattere le barriere che dividono la nostra città cercando di ricostruire un forte senso di comunità. Inoltre, assume un significato speciale perché d’estate gli anziani sono ancora più soli, e in questo modo hanno avuto un’importante occasione per costruire nuovi legami che potranno essere coltivati e diventare duraturi nel tempo”.
“Siamo convinti – concludono Borzì e Serangeli – che per la buona riuscita dei provvedimenti di politica sociale in una città come Roma sia fondamentale programmare una rete di interventi a favore della terza età che coinvolgano i Municipi, i distretti sanitari, le associazioni del terzo settore, le parrocchie e le realtà territoriali per garantire ai cittadini, non solo quelli anziani, un effettivo ruolo di attori delle politiche sociali”.