Omniroma-PATRONATI, SINDACATI-ACLI-ASSOCIAZIONI DATORIALI: NOSTRA PROTESTA CONTINUA(OMNIROMA) Roma, 27 NOV – “Oltre 300 mila cittadini perderanno la gratuita dei servizi di assistenza agli invalidi, ai disoccupati, ai pensionati. Circa 160 uffici di patronato verranno chiusi, quasi 200 lavoratori in meno nel Lazio, di cui l’80% donne. Questi i risultati dell’emendamento approvato ieri in merito al taglio delle risorse ai patronati previsto dalla legge di stabilità.
CGIL CISL e UIL di Roma e del Lazio, le ACLI di Roma e le associazioni datoriali – Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Cia e CNA – hanno incontrato oggi alcuni parlamentari di maggioranza presso la sala Capranichetta, per avviare un confronto reale finora inesistente, nonostante le pressanti richieste”. E’ quanto si legge in una nota.
“Non ci fermeremo – annunciano – seguiremo ogni evoluzione di questa vicenda ed esortiamo i cittadini, che già hanno espresso il proprio dissenso attraverso le 800 mila firme raccolte, ad unirsi alla nostra protesta in difesa dei pochi servizi oramai rimasti”.
CGIL CISL e UIL di Roma e del Lazio, le ACLI di Roma e le associazioni datoriali – Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Cia e CNA – hanno incontrato oggi alcuni parlamentari di maggioranza presso la sala Capranichetta, per avviare un confronto reale finora inesistente, nonostante le pressanti richieste”. E’ quanto si legge in una nota.
“Non ci fermeremo – annunciano – seguiremo ogni evoluzione di questa vicenda ed esortiamo i cittadini, che già hanno espresso il proprio dissenso attraverso le 800 mila firme raccolte, ad unirsi alla nostra protesta in difesa dei pochi servizi oramai rimasti”.
(OMNIROMA) Roma, 13 NOV – “E’ proseguita oggi in piazza SS. Apostoli la mobilitazione di Cgil, Cisl, Uil e di Inca, Inas, Ital e delle Acli Roma per cambiare la legge di stabilità che prevede un taglio al fondo Patronati”. Così, in una nota, i segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil e la presidente delle Acli di Roma. “Ai vertici della Prefettura che hanno ricevuto la nostra delegazione – continuano – abbiamo esposto la situazione drammatica che si andrebbe a configurare qualora i tagli venissero confermati: non soltanto ci troveremmo di fronte a una drastica diminuzione dei servizi ai cittadini ma a un aumento della spesa pubblica, dal momento che tali prestazioni sarebbero a carico dell’Inps. La Prefettura si è impegnata a rappresentare al Governo la nostra istanza”.